Pasqua o non Pasqua, è impossibile resistergli. Amato dalla maggior parte delle persone, è innegabile però che il cioccolato sia il protagonista indiscusso delle festività pasquali. Ma che accortezze usare per godersi al meglio questi giorni senza rinunciarvi?
Cosa contiene il cioccolato e i vari tipi
Il cioccolato contiene principalmente grassi e zuccheri. Esistono varie tipologie di cioccolato: bianco, al latte, fondente, oltre a quelli più elaborati contenenti anche frutta secca, disidratata, scorze di arancia, o rhum o altro.
Il cioccolato fondente al 70%, rispetto agli altri, è più ricco in zinco e magnesio: circa 6 quadratini coprono il 30% del fabbisogno giornaliero di questo minerale. Il cioccolato fondente al 70%, inoltre, è ricco di polifenoli, molecole che hanno un ruolo protettivo su arterie e cuore.
Perché è meglio non eccedere
Ma come sempre qualsiasi beneficio viene annullato se di quel cibo eccediamo con la quantità. La domanda quindi sorge spontanea: ma quanto cioccolato è possibile mangiare? La porzione indicata dalla Società Italiana di Nutrizione Umana è di 30 grammi, ovvero circa sei quadratini di una classica tavoletta da 100 grammi.
Scegli la tipologia che preferisci ricordando che a prescindere dal beneficio del fondente sempre una quantità ridotta deve essere consumata.
Come consumare il cioccolato: quando è “meglio” mangiarlo
Come consumarlo: in qualsiasi momento della giornata, meglio se a colazione o come spuntino abbinandolo per esempio a della frutta oppure allo yogurt o a del pane. Si può utilizzare come ingrediente da aggiungere a dolci casalinghi come torte o muffin.
Piccole curiosità
Il cioccolato si può congelare! Per evitare dunque di “dover” smaltire grandi quantità di cioccolato, dopo la Pasqua possiamo surgelare la quantità in più che potremo consumare anche in un successivo momento.
In conclusione, anche se durante le vacanze di Pasqua ci concederemo probabilmente degli strappi alla regola, il consiglio, per il resto dell’anno, è quello di consumare poco cioccolato fondente al 70%, nell’ambito di una sana alimentazione e di una vita attiva, nelle porzioni consigliate, a meno che una condizione medica lo vieti.