Diverticoli, come vivere e cosa mangiare con la più comune malattia del colon

Diverticoli, come vivere e cosa mangiare con la più comune malattia del colon

La malattia diverticolare è la malattia più comune del colon. Un corretto stile di vita e un’alimentazione equilibrata può svolgere un ruolo fondamentale nella gestione dei sintomi e nel suo sviluppo. Scopriamo come.

Com’è suddiviso l’intestino

L’intestino è suddiviso in due parti principali: intestino tenue (diviso a sua volta in duodeno, digiuno, ileo) e intestino crasso (diviso in cieco, colon e retto). La parete del colon è composta da quattro strati: così l’insorgenza dei diverticoli avviene quando i due strati più interni della parete del colon si spingono verso l’esterno, in prossimità dei punti di ingresso nella parete dei piccoli vasi sanguigni (vasi retti), fino a sporgere nella cavità addominale.

Diverticolosi e diverticolite: le differenze

Si possono distinguere diverse condizioni legate ai diverticoli sia sintomatiche che asintomatiche e più o meno complicate. Si parla di diverticolosi quando si riscontra la presenza di uno o più diverticoli senza sintomi attribuibili. In presenza di sintomi e condizioni più importanti si parla di diverticolite (infiammazione dei diverticoli). I sintomi della diverticolite possono essere crampi o dolori addominali vaghi e di varia intensità, specie nell’addome inferiore sinistro, sensazione di presenza della parte, coliche, bruciore, meteorismo, spesso mefitico, e crisi di stitichezza anche con nausea e vomito.

Quali sono i fattori di rischio

I fattori di rischio per lo sviluppo di diverticoli sono: predisposizione genetica, avanzare dell’età, una dieta poco equilibrata e povera di fibre, obesità, sedentarietà, assunzione di farmaci steroidei e farmaci anti-infiammatori non steroidei, stipsi cronica e bassi livelli di vitamina D. Esami per la diagnosi: tac, colonscopia, ecografia e risonanza.

Consigli e falsi miti

  • Segui un’alimentazione bilanciata, sul modello della dieta mediterranea. Limita il consumo di carni rosse, cibi troppo grassi o troppo zuccherati. Rispetta le frequenze nutrizionali e cerca di variare la tua alimentazione includendo cibi integrali, frutta e verdura
  • Non devi eliminare la fibra. Al contrario cerca di introdurla per prevenire la stipsi (fattore di rischio). Una buona regolarità intestinale infatti aiuta a prevenire la diverticolite. Se soffri di stipsi senti un parere medico. E’ possibile utilizzare lassativi formanti massa per favorire la regolarità intestinale. Si tratta di fibre solubili: aiutano a trattenere acqua nelle feci e a renderle più morbide e facili da espellere
  • Le fibre provenienti dagli alimenti (cereali integrali, legumi, verdure, frutta) vanno assunte gradualmente. Se l’introito di fibre avviene troppo rapidamente, si potrebbero verificare effetti collaterali come la flatulenza e il gonfiore addominale
  • Insieme all’assunzione di fibre, aumenta l’introito di liquidi. Le fibre assorbono acqua, quindi è importante berne almeno 1,5-2 litri al giorno, pari a 6-8 bicchieri
  • Non è necessario evitare semi, frutta secca a guscio, mais e la buccia della frutta. In passato si pensava che questi alimenti potessero aumentare il rischio di diverticolite, ma studi recenti hanno dimostrato che non è così
  • La perdita di peso nei soggetti sovrappeso o obesi, l’esercizio fisico e l’interruzione del fumo sono tutti fattori che possono aiutare a ridurre il rischio di diverticolite acuta e malattia diverticolare sintomatica