Zero zuccheri, zero calorie: le menzogne che ci beviamo sulla coca cola per non sentirci in colpa

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Zero zuccheri, zero calorie: le menzogne che ci beviamo sulla coca cola per non sentirci in colpa

Se volessimo parafrasare la celeberrima canzoncina di Mary Poppins diremmo che con un poco di zucchero la coca cola va giù. Nel classico Disney, la tata dei sogni indorava le pillole da far prendere ai bambini e lo zucchero era il migliore degli escamotage. Questo trucchetto, con la bevanda zuccherina più famosa al mondo, non funziona. Che sia sugar free o tradizionale, la coca cola non è mai un toccasana. E il marketing non ha di certo agevolato il tutto.

L’idea di un farmacista

La Coca Cola (la versione classica) è da considerarsi la capostipite delle bevande zuccherate non alcoliche. È nata ad Atlanta nel 1886 grazie al Dr. John Stith Pemberton, farmacista. Come tutte le bevande dolci, fa male. E che lo zucchero faccia male è ormi risaputo. Consumarlo in eccesso non solo fa male al nostro girovita ma anche alla nostra salute: siamo più predisposti a patologie come obesità, diabete e disordini metabolici. Ma sapere questo non è sufficiente. È  dura castigare il palato e privarci del gusto dolce. Non sempre ci riusciamo e non sempre vogliamo. Per non sentirci troppo in colpa e non rinunciare a quel piacevole gusto dolce, ricorriamo a delle soluzioni. Ecco allora che la scritta “senza zucchero” ci apre un mondo a cui è impossibile resistere. Ma sarà davvero la scelta più giusta?

Senza zucchero, ma non senza calorie

Le bibite “senza zucchero” sono bevande a cui vengono aggiunti dolcificanti (artificiali o naturali, come nel caso della stevia) con lo scopo di sostituire lo zucchero, riducendo il contenuto calorico pur mantenendo il gusto dolce. Non tutti i dolcificanti sono privi di calorie però. Alcuni hanno meno calorie dello zucchero (come ad esempio lo xilitolo), altri non contengono calorie. Per tutti i dolcificanti è fissata una dose massima che il produttore deve rispettare. Mantengono il gusto dolce, riducendo o addirittura annullando il potere calorico. Via libera dunque al loro utilizzo? Assolutamente no. Se da un lato le bevande che li contengono possono essere consumate sporadicamente perché non hanno calorie e quindi non fanno ingrassare, dall’altro un consumo quotidiano provoca un’alterata tolleranza al glucosio aumentando l’insorgenza di malattie metaboliche.

Diabete, obesità e malattie metaboliche

Ogni volta che ingeriamo uno zucchero, la glicemia (ossia il livello degli zuccheri nel sangue) aumenta. Per non creare scompensi, il nostro organismo, macchina perfetta, stimola il pancreas a produrre insulina, ormone che regola la glicemia. Quando assumiamo un dolcificante non stiamo ingerendo “glucosio” ma a livello cerebrale si attivano tutti i meccanismi di gratificazione normalmente legati all’assunzione di zucchero. Tutto ciò induce l’organismo alla “dipendenza da zucchero” e inoltre, recenti dati, supportano che, l’uso costante di queste sostanze alteri la sensibilità dei tessuti all’insulina verosimilmente per un’alterazione del microbiota intestinale, ormai riconosciuto come un organo esocrino del nostro organismo. Inoltre aumenterà il senso di fame e verrà alterato quello della sazietà.

Le differenze tra i vari prodotti coca cola

Com’è noto ai più, la ricetta della coca cola è segreta, anzi segretissima. In commercio mai nessun altro è riuscito a replicarne il gusto. Come ogni cosa, però, è bene specificare che è la quantità che si trasforma in male. Un consumo moderato, un bicchiere ogni tanto, non può farci male né compromette la nostra salute. Analizziamo insieme le differenze tra i vari tipi di coca cola che troviamo in commercio.

Coca cola classica

Iniziamo dalla “regina”, la coca-cola…classica. Partiamo dagli ingredienti che ricordo essere menzionati in ordine decrescente. Il primo dunque sarà presente in maggiori quantità e così via. Ci sono così acqua, zucchero, anidride carbonica, colorante E150d, acidificante acido fosforico, aromi naturali (inclusa caffeina).

Valori nutrizionali per 100g di prodotto:

  • Valore energetico 42Kcal
  • Grassi 0g
  • di cui saturi 0g
  • Carboidrati 10,6g
  • di cui zuccheri 10,6g
  • Proteine 0g
  • Sale 0g

Per 100 ml di bevanda troviamo 10,6 grammi di zucchero. Ciò significa che in una lattina di 330 ml di coca cola ci sono 35 grammi di zucchero (circa 7 cucchiaini). Le calorie bevendo una lattina sono 139 che corrispondono a circa il 7% delle calorie totali giornaliere per un adulto medio. Se pensiamo che una merenda dovrebbe coprire circa il 5% delle calorie giornaliere, capiamo subito che una sola lattina è decisamente “troppo”, considerando anche che si tratta pur sempre di una bevanda e che sicuramente verrà accompagnata a uno spuntino che apporta altre calorie e nutrienti.

Coca cola light

Nata in seguito al boom di prodotti dietetici senza zuccheri. Lo zucchero viene sostituito con dolcificanti artificiali. Ma come detto prima, se da una parte è vero che lo zucchero contenuto nella coca cola classica risulta dannoso per la salute, altrettanto vero è che i dolcificanti non sono un buon rimedio. Tra gli ingredienti: acqua, anidride carbonica, colorante E 150d, acidificante acido fosforico, edulcoranti aspartame e acesulfame K (che ha un potere dolcificante circa 200 volte maggiore di quello dello zucchero e nessun apporto calorico), aromi naturali (inclusa caffeina), correttore di acidità citrato trisodico. Contiene inoltre una fonte di fenilalanina.

Valori nutrizionali per 100g di prodotto:

  • Valore energetico 0,3 Kcal
  • Grassi 0g
  • di cui saturi 0g
  • Carboidrati 0g
  • di cui zuccheri 0g
  • Proteine 0g
  • Sale 0,02g

Coca cola zero

Nata dopo la coca cola light, l’unica differenza è l’aggiunta di un dolcificante artificiale: il ciclmato di sodio, anche questo a zero calorie. Tra gli ingredienti troviamo acqua, anidride carbonica, colorante E 150d, edulcoranti ciclammato di sodio, acesulfame K e aspartame, acidificante acido fosforico, aromi naturali (inclusa caffeina), correttore di acidità citrato trisodico. Contiene una fonte di fenilalanina.

Valori nutrizionali per 100g di prodotto:

  • Valore energetico 0,2 Kcal
  • Grassi 0g
  • di cui saturi 0g
  • Carboidrati 0g
  • di cui zuccheri 0g
  • Proteine 0g
  • Sale 0,02g

Coca cola life

Questa versione vede come protagonista la stevia, un dolcificante naturale estratto dall’omonima pianta. Ha un potere dolcificante da 150 a 250 volte superiore rispetto al comune zucchero. Non possiede calorie e non innalza il livello glicemico. Ha un retrogusto deciso non da tutti tollerato. Tra gli ingredienti: acqua, anidride carbonica, colorante E150d, acidificanti acido fosforico e acido citrico, aromi naturali (inclusa caffeina), edulcoranti sucralosio, acesulfame K e glicosidi steviolici.

Valori nutrizionali per 100g di prodotto:

  • Valore energetico 0,2 Kcal
  • Grassi 0g
  • di cui saturi 0g
  • Carboidrati 0g
  • di cui zuccheri 0g
  • Proteine 0g
  • Sale 0g

E quindi, quale coca cola devo scegliere?

Non pensare che i dolcificanti siano la soluzione. Chi non beve ogni giorno coca cola, ogni tanto può preferire quella tradizionale. Motivo? Chi non la beve ogni giorno può appunto chiudere un occhio quando assume calorie non richieste. Certo, chi è a dieta o chi deve controllare l’introduzione di zuccheri e non vuole rinunciare a un bicchiere di coca cola può optare per quella con il dolcificante. Attenzione: può scegliere quella non perché il dolcificante faccia bene ma perché limiterà l’introduzione di zuccheri e l’apporto calorico. Cartellino rosso sia alla tradizionale che alla zero e affini a chi beve coca cola ogni giorno. In quel caso è la quantità ingerita il problema. Assumere tanti zuccheri non fa bene allo stesso modo di assumere tanti dolcificanti.

E se preferissimo birra o vino?

Buona notizia per chi ama bere. Preferire birra o vino a bevande zuccherate o “senza zucchero” è decisamente la scelta migliore. Nonostante un minimo apporto calorico, se consumati nel giusto modo gli alcolici fanno bene alla nostra salute. L’effetto benefico è da attribuire alla presenza dell’alcol: è un vasodilatatore, abbassa la pressione sanguigna e favorisce la circolazione. Un suo consumo moderato produce acido urico, il più potente antiossidante endogeno, prevenendo le malattie cardiovascolari. Ma qual è la giusta dose che possiamo bere? Per le donne, un calice di vino (bianco o rosso è indifferente) al giorno oppure una birra piccola (330ml) oppure un bicchierino di superalcolico (40ml). Per gli uomini il doppio. Le bevande zuccherate o light non sono affatto indispensabili, non apportando infatti alcun tipo di nutriente. Se siamo soliti consumarle correggiamo quest’abitudine. Se l’acqua liscia non è di tuo gradimento, aromatizzala con frutta e spezie a piacere. La tua salute ti ringrazierà!