Bruciore di stomaco, reflusso e nausea: come combattere la gastrite a tavola

Bruciore di stomaco, reflusso e nausea: come combattere la gastrite a tavola

La gastrite è il male del secolo. Che derivi dall’ansia, da una cattiva alimentazione, dallo stress imparare a conviverci, alle volte, pare essere l’unica soluzione. Quando le fitte ti colpiscono alla pancia sembra non esistano rimedi. Eppure comportarsi “bene” a tavola, seguendo alcuni semplici e pratici consigli, può aiutare a combattere questa fastidiosa patologia – non grave – ma che spesso può diventare invalidante per le vite di ognuno di noi.

Ansia, stress, alimentazione sbagliata: ecco le cause

La gastrite è una delle patologie più diffuse e comuni. Si tratta di un’infiammazione estesa della parete interna dello stomaco causata da un’eccessiva produzione di acido: lo stomaco produce una quantità eccessiva di succhi gastrici, che vanno a irritare o proprio a danneggiare le pareti interne dello stomaco.

Esistono due tipi di gastrite: acuta e cronica. Nel caso di gastrite acuta, si manifesta all’improvviso, per esempio dopo un forte stress oppure dopo un pasto troppo pesante. Le gastriti croniche invece, creano disturbi continui rendendo difficoltosa la digestione; una delle cause più comuni di queste gastriti persistenti è l’infezione da Helicobacter pylori. La gastrite nervosa invece spesso ha carattere psicosomatico e i sintomi sono simili a quelli della gastrite normale. Per tutte queste ragioni prima di curare il sintomo è necessario individuare la causa.

Si può ricorrere ad un trattamento farmacologico, specie nelle fasi acute, con farmaci appropriati che devono essere prescritti dallo specialista, oppure con  rimedi naturali, nel caso di forme più leggere. In qualsiasi caso, però, è molto importante correggere l’alimentazione eliminando tutti quei cibi che possono indurre la produzione di succhi gastrici peggiorando la sintomatologia dolorosa.

Dal mal di pancia al reflusso: quali sono i sintomi

  • Mal di stomaco: continuo e diffuso e si attenua solo mangiando
  • Bruciore e reflusso: anche solo bevendo un bicchiere d’acqua
  • Nausea: lieve e dura tutto il giorno
  • Digestione lenta e difficile che provoca gonfiore
  • Vomito: si può scatenare tanto a digiuno quanto a stomaco pieno
  • Sapore acido in bocca e alitosi
  • Palpitazioni e insonnia

Come combattere la gastrite a tavola

Così come nel caso della colite, ancora prima della dieta in caso di gastrite è fondamentale adottare alcune norme nutrizionali molto semplici:

  • Mangiare lentamente: una corretta masticazione rende più agevole la digestione e riduce i tempi di permanenza gastrica del cibo
  • Evitare pasti abbondanti (specie alla sera) mantenendo il più possibile orari regolari. Fare uno spuntino a metà mattina e uno nel pomeriggio per tamponare l’acidità di stomaco e evitare che questa salga troppo a causa del digiuno prolungato

Per quanto riguarda i cibi da assumere non vi sono vere e proprie restrizioni. Esistono però dei cibi consigliati e altri da evitare. Fermo restando che la tollerabilità di un cibo è una condizione estremamente soggettiva. Una dieta in bianco, invece, si rivela inefficace e quindi è sconsigliata in quanto priva di fibra.

Gli alimenti consigliati per prevenire l’infiammazione 

Ecco una lista di alimenti consigliati per placare e prevenire le infiammazioni gastriche:

  • Pasta, riso e cereali integrali, avena, patate
  • Pane ben cotto, senza mollica o leggermente tostato, fette biscottate
  • Olio extravergine di oliva a crudo, aggiunto con moderazione e dosato con il cucchiaino
  • Carni bianche magre e private del grasso visibile
  • Affettati, prosciutto crudo, cotto, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo, privati del grasso visibile (1-2 volte a settimana)
  • Pesce fresco
  • Formaggi: primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca, o parzialmente scremati come il Grana Padano DOP.
  • Acqua, piccole quantità durante i pasti, ma non meno di 1,5 litri al giorno
  • Finocchi, zucchine, patate, cavolo (possono attenuare i dolori di stomaco). Lattuga, ricca di vitamina B9, la cui carenza è connessa a livelli maggiori di stress. Tutto il complesso B è idrosolubile per cui è molto importante, al fine ridurre le perdite, evitare lunghi ammolli, lavando brevemente la lattuga sotto l’acqua corrente. Carote,  che grazie al betacarotene producono vitamina A, che serve anche a proteggere le mucose. Contengono pectina, utile per riparare le pareti dello stomaco. Tra tutte le varietà, quelle viola sono quelle meno ricche di zuccheri. L’ideale è consumarle saltate in padella oppure in pinzimonio per assorbire meglio la vitamina A, vitamina liposolubile. Tra la frutta, prediligere uva bianca, papaya, le albicocche, le mele e le pere
  • Tisane e infusi a base di finocchio, camomilla, malva, liquirizia

Cibi sconsigliati e da evitare

Allo stesso tempo esistono dei cibi che è bene non mangiare se si soffre di gastrite. Questi sono:

  • Alcool
  • Salse con panna, sughi cotti con abbondanti quantità di olio, margarina, burro, strutto, prodotti di pasticceria con creme
  • Bevande gassate, liquidi caldi o troppo caldi
  • Brodo di carne, estratti per brodo, estratti di carne, minestre già pronte con questi ingredienti
  • Fritture
  • Insaccati: mortadella, salame, salsiccia, pancetta, coppa, cotechino, zampone, eccetera. Sono concessi solo prosciutto crudo, cotto e bresaola
  • Tonno in scatola, acciughe, pesce in salamoia o affumicato, piatti pronti
  • Carni molto cotte: stracotti, gulasch, bolliti
  • Grasso visibile di carni e affettati
  • Frutta secca
  • Formaggi piccanti e fermentati (gorgonzola e pecorino)
  • Spezie come pepe e peperoncino

Trucchi per combattere il reflusso: il frullato contro la gastrite

Frulla 100 grammi di cavolo, 2-3 carote e qualche fettina di zenzero fresco. Il cavolo crudo ha eccellenti proprietà cicatrizzanti, mentre lo zenzero facilita la digestione. In alternativa allo zenzero puoi aggiungere la liquirizia che facilita il processo digestivo.