Una vita senza carboidrati, la dieta “miracolosa” che mette a rischio la salute

Home Editoriali Una vita senza carboidrati, la dieta “miracolosa” che mette a rischio la salute
Una vita senza carboidrati, la dieta “miracolosa” che mette a rischio la salute

In questi giorni sul web e su numerose testate giornalistiche fa capolino la notizia che vede Adriano Panzironi multato pesantemente dall’Antitrust. Giornalista e autore del libro “Vivere 120 anni, le verità che nessuno vuole raccontarti”, portavoce di uno stile di vita “miracoloso” che promette con i suoi integratori e la sua dieta di poter vivere fino a 120 anni e di poter curare il diabete e l’Alzheimer, sulla testa di Panzironi pende una tegola pesante. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato si schiera contro l’improvvisato nutrizionista, multando sia lui che alcune società a lui legate insieme a una serie di emittenti locali che mandano in onda il programma “Il cerca salute”, che promuove un’alimentazione di tipo (sostanzialmente) paleolitico.

In cosa consiste il metodo Panzironi

Questo professionista del giornalismo senza alcuna competenza in nutrizione – essendo appunto un giornalista non è né un medico né un nutrizionista né un dietista – consiglia di eliminare tutti i carboidrati, di leggere il suo libro e di acquistare specifici integratori dalla Life 120 Italia, azienda di cui è socio con il fratello. Un regime alimentare che contempla unicamente carne, pesce, uova, verdura e solo pochissime tipologie di frutta dimentica quelli che sono i principi della dieta mediterranea. Banditi dunque, per Panzironi, cereali, legumi, frutta e compagnia. In poche parole, secondo questo scrittore i carboidrati vanno demonizzati perché fonte di tutti i mali.

Un documento sull’alimentazione contro le fake news

Quello di Panzironi, così come quello di altri millantatori che senza alcun titolo professano teorie prive di fondamenti scientifici, non è altro che un modello alimentare difforme rispetto alle linee guida per una sana alimentazione italiana dell’Organizzazione mondiale della sanità. In quel documento, illustri professionisti dell’alimentazione, hanno messo nero su bianco un vademecum fondamentale per il consumatore che, grazie a queste semplici informazioni, sa di cosa ha bisogno per mangiare al meglio proteggendo al tempo stesso la propria salute. La scienza e il progresso impongono l’aggiornamento periodico di questo documento. E l’ultimissima novità vede nel mirino proprio le diete “fai-da-te”, l’utilizzo di integratori, la sostenibilità alimentare e le fake news lanciate sui social dai fanfaroni.

A tavola è fondamentale la dieta mediterranea

La dieta mediterranea è il miglior modello alimentare da seguire perché non solo connessa alla nostra cultura e alla tradizione italiana, ma perché è associato ad una bassa incidenza di malattie croniche non trasmissibili. Questo stile alimentare prevede il consumo di alimenti a bassa densità calorica come verdura, frutta, cereali e legumi che in più assicurano un apporto di fibra che protegge dall’insorgenza di molte malattie croniche. Le porzioni della dieta mediterranea sono costituite da:

  • 55–60% di glucidi, di cui l’80% complessi (pane integrale, pasta, riso, mais) e il 20 % di zuccheri semplici
  • 10–15% di proteine
  • 25–30 % di grassi (olio di oliva); frutta e verdura occupano un posto di rilievo per le vitamine, i minerali, gli antiossidanti e le fibre che forniscono

Tumori? Con proteine e grassi senza limiti

Le diete ricche di carne o pesce e senza cereali, legumi e tuberi non sono ottimali per la nostra salute. È ormai noto che un eccessivo consumo di carne con elevato apporto di proteine e grassi saturi (cattivi) aumentano il rischio di patologie cardiovascolari e tumori. Un elevato apporto di grassi saturi, infatti, causa l’aumento del colesterolo totale e LDL con aumento del rischio di insorgenza di patologie cardiovascolari. Se per motivi particolari ci troviamo a seguire diete low carb, queste devono essere condotte solo ed esclusivamente per un periodo di tempo limitato e sotto la guida di un professionista.

A dieta, ma solo con un nutrizionista

Quando abbiamo bisogno di intraprendere un percorso professionale e abbiamo necessità di essere seguiti, per prima cosa dobbiamo capire quale sia il titolo di studio della persona che ci parla. Gli unici esperti autorizzati a dispensare diete sono i dietologi, i biologi nutrizionisti e i dietisti. Se la persone in questione ha un titolo di studio adeguato, bisogna valutare se diffonde teoremi dietetici difformi rispetto alle linee guida della WHO. Quando leggete un libro, assicuratevi sempre che ci siano riferimenti bibliografici: le affermazioni devono essere supportate da una fonte scientifica. Nel caso di Panzironi, nessuna evidenza scientifica avvalora la sua tesi, che anzi risulta in contrasto con quanto affermato dall’OMS. Dunque solo tanta fuffa. Parola di nutrizionista.